venerdì 13 gennaio 2012

Prepariamo le lenze per i calamari

Aspettando il prossimo numero di Pesca dalla Barca, ecco una serie di consigli sulla pesca a Tataki e Misaki direttamente dall'esperto dello staff di GozzoGecko.com.
Tataki e Misaki rappresentano un processo tecnico “raffinato” che consiste nello “stimolare” il calamaro ad attaccare le esche artificiali proposte, nelle varie colorazioni e dimensioni. Questo è reso possibile dall’unione di due fattori: il primo, dalle canne, che devono essere particolarmente flessuose, per imprimere quei tocchi e quelle vibrazioni magiche per attirare i nostri gustosissimi cefalopodi; e l’altro, dalle esche artificiali apposite, unite ad un finale specifico. Per quanto riguarda le esche, hanno un aspetto di un pesciolino lungo dai 4 ai 6 centimetri circa. Sono flottanti, sono dotate del mono o del doppio cestello, ed io consiglio quest’ultima soluzione, in quanto più catturante, ed infine, presentano un anima, con un corpo rivestito in silicone e seta colorata nelle più variegate sfumature e livree più o meno vistose.
Per ultimo, non meno importante, anzi, fondamentale: il finale! Questo, affinchè fornisca quella giusta dose d’efficacia, deve essere armato o montato, eseguendo lungo il calamanto stesso, 3 o 4 nodi dropper loop, del quale ne spiego il relativo montaggio, tramite i seguenti ed opportuni disegni esplicativi.

  1. Si parte prendendo una clip, che non è altro che un piccolo moschettone, e la si infila, in un capo di un calamento dello 0,35mm in fluorocarbon, lungo mt 3 circa.
  2. Si genera un’asola nel calamento, all’altezza voluta per fissare la piccola e prima totanara, considerando naturalmente che la clip, che deve rimanere all’interno dell’asola.
  3. con l’asola stessa, si praticano 4 o 5 giri. Così facendo, si genera un’altra piccola cappiola all’interno.
  4. Si passa la clip all’interno della piccola cappiola generata.
  5. Si lubrifica con la saliva il nodo e lo si assucca tirando i due capi di lenza, l’uno contrario all’altro.
La clip inserita alla base del nodo, ha lo scopo di poter rapidamente intercambiare le piccole esche artificiali e di riporre in modo ordinato, le lenze destinate al tataki e misaki. E’ bene ricordarsi che il primo nodo dropper loop, va eseguito a circa cm 150 di distanza da dove verrà fissato il piombo o la totanara finale a fuso. Praticamente, si infila la prima clip, si fa scorrere per circa 150 cm, si effettua il nodo, al termine del quale, si “scende” verso il piombo, per 50 cm e si effettua il secondo nodo, per fissare la seconda clip e così via. Consiglio di legare non più di 3 – 4 nodi per presentare altrettante totanare, Se si inseriscono più artificiali, la pesca diventa... meno gestibile! Poi bisogna considerare che abbiamo anche la totanara a fuso finale, quella da 100/120 ed oltre grammi. La funzione di quest’ultima è quella di “recuperare” polpi e seppie che hanno una valenza, non tanto secondaria!

In collaborazione con http://www.gozzogecko.com/


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