martedì 31 maggio 2011

Max Mughini nel pro-staff Humminbird e Minn Kota

Max Mughini, "guru" del Bass Fishing in Italia, è entrato a far parte ufficialmente del pro-staff di Humminbird e Minn Kota, marchi leader rispettivamente nella produzione di innovativi Fish Finder e di motori elettrici di Johnson Outdoors, società americana leader nella progettazione, produzione e commercializzazione di prodotti per il tempo libero. Dapprima appassionato di pesca a mosca, Max è diventato negli anni esperto di Bass Fishing apprendendo le tecniche sul campo nel nostro paese e all'estero grazie a professionisti del settore con cui ha avuto l'occasione di confrontarsi. Da un po' di tempo era nata una collaborazione con Humminbird e Minn Kota avviata in seguito all'interesse per i prodotti testati nella sua attività di fisherman professionista. La reciproca stima ha portato ad ufficializzare il rapporto che contribuirà ulteriormente a sviluppare i prodotti Humminbird e Minn Kota per rispondere sempre al meglio alle esigenze di tutti gli appassionati di pesca.

lunedì 30 maggio 2011

Dalla traina al bolentino: tutte le gare del 2011!

I mesi di maggio e giugno sono quelli che vedono svolgersi buona parte delle gare di pesca dalla barca di Fipsas (Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività subacquee). In questi due mesi infatti si sono tenute e ancora si terranno numerose gare dei campionati di traina costiera o d’altura e di bolentino; Il 21 e 22 maggio alle Secche di Vada, nelle acque del Tirreno toscano, sarà la volta delle superselezioni che decideranno la Nazionale di canna da natante e a stretto giro si terrà il campionato italiano. Per la specialità bolentino segnaliamo il campionato Europeo per club, sull’isola di Pag, in Croazia. Sul numero 1 di Pesca dalla Barca, potrete trovare l’elenco completo delle competizioni di carattere nazionale e internazionale. La rivista seguirà di volta in volta le manifestazioni al fianco degli agonisti, intervistando i più noti campioni.

domenica 29 maggio 2011

Pesca dalla Barca a Slow Fish

"Una specie da salvare: il pescatore. Nessuno meglio di chi vive il mare può spiegare l’ecosistema marino e i suoi delicati equilibri, le tecniche di pesca e le loro problematiche. Con l’intervento di un pescatore i partecipanti percorrono un viaggio per capire quanto le proprie scelte possano influenzare l’universo marino e come adattarle verso un consumo più sostenibile".

Questa una delle tante attività che hanno caratterizzato Slow Fish 2011, tenutosi presso la Fiera di Genova. Pesca dalla barca ha presenziato all'evento. Sul prossimo numero della rivista un servizio fotografico su questo evento.

giovedì 26 maggio 2011

Fipsas: commissariato il comitato regionale della Calabria

Il portale online della Federazione Itaiana Pesca Sportiva ed Attività Subacquee ha portato alla conoscenza dei tesserati che che il Consiglio Federale, nella riunione del 16 aprile u.s., con propria delibera n. 114  ha disposto lo scioglimento del Comitato Regionale FIPSAS della Regione Calabria ed ha nominato Commissario il Consigliere Federale Mario Pecchioli.

mercoledì 25 maggio 2011

Slow Fish 2011 a Genova

Dal 27 al 30 maggio si terrà alla fiera di Genova il salone Slow Fish 2011.

Una specie in più: i pescatori. Sarà questo il fil rouge della prossima edizione di Slow Fish che, senza dimenticare la situazione di generale impoverimento dei mari, focalizzerà l’attenzione sugli uomini, sull’importante ruolo di custodi del mare, con una forte valorizzazione della memoria e dei saperi di cui essi sono portatori.

Anche questa edizione di Slow Fish avrà un calendario ricco di appuntamenti: le degustazioni guidate dei Laboratori del Gusto, i grandi chef protagonisti dei Teatri del Gusto, i Laboratori dell’acqua per un momento di approfondimento con i maggiori esperti del settore, e ancora i percorsi educativi Mare, pesci e pescatori e Mercati, menu e cuochi rivolti al pubblico e alle scuole.

Tanti modi per conoscere, partecipando, tutte le attività e i progetti che Slow Fish 2011 dedica agli scenari futuri della piccola pesca costiera e al difficile equilibrio tra la salvaguardia del reddito dei pescatori e la tutela delle risorse marine, anche per garantire la sopravvivenza di un mestiere che da queste risorse dipende.

Un’occasione per ripercorrere la storia della pesca artigianale, imparare come funzionava, quali culture coinvolgeva, quali opportunità, disagi, competenze; fino a scoprire quanto e come è cambiata oggi la piccola pesca, come si relaziona con il mondo intero e come dalla globalizzazione è stata penalizzata, incontrando i produttori dei Presìdi del mare e quelli della ricca sezione espositiva del Mercato.

Tornano gli Incontri con il PescAutore – Granai della Memoria. Uno spazio raccolto – non più di 30 persone – per una chiacchierata con i “vecchi” protagonisti del mondo della pesca e del mare: ristoratori, trasformatori, pescatori, testimoni di uno stile di vita plasmato dalla difesa dell’ambiente marino, nel mantenimento delle tradizioni. Tutto accompagnato da assaggi sfiziosi e buon vino.

I pescatori

L’oceano

I primi passi di Frank Fleming sono probabilmente stati su una barca. Un amore per il mare cresciuto fin da quando, ancora bambino, il padre portava lui e il fratello maggiore a pesca, nel mare davanti a Schull, contea di Cork, Sud dell’Irlanda. Quando suo fratello completa gli studi e si laurea in ingegneria, insieme decidono di comprare un peschereccio e fare della propria passione un mestiere. Frank ha solo vent’anni, ma le idee già chiare, conosce bene il mare e sa come rispettarlo, lavorando senza depredarne le risorse. Con gli anni però le difficoltà crescono, soprattutto per i pescatori di piccola scala come loro che devono competere con quantità industriali di pescato industriale in arrivo da tutto il mondo e confrontarsi con misure legislative (comunitarie e locali) restrittive.
Quattro anni fa Frank decide di dare il via a “Responsible Irish Fish”, iniziativa pensata per promuovere una pesca rispettosa dell’ambiente marino e nello stesso tempo sostenere l’economia locale. “Responsible Irish Fish” è anche una certificazione che garantisce trasparenza di filiera (tutto il pescato proviene da pescherecci irlandesi che catturano solo specie locali) e assicura il rispetto di quattordici criteri condivisi di sostenibilità che regolano tutte le pratiche di bordo. Frank è sicuro che pesca responsabile e salvaguardia dell’economia locale siano le scelte giuste per assicurare un futuro non solo all’ambiente, ma anche al suo mestiere: «Tutti i pescatori dovrebbero avere a cuore la tutela dell’ecosistema marino, altrimenti non c’è futuro. La crescente globalizzazione del mercato e l’impoverimento delle risorse ci hanno convinto ancor di più che è necessario distinguerci dalla pesca industriale con una certificazione che rispecchi il nostro modo di vivere e di lavorare. Una scommessa che abbiamo vinto: nonostante la nostra sia una giovane iniziativa, abbiamo avuto una risposta molto positiva dalla comunità, e tutto lascia ben sperare per il futuro. Spesso, acquistare materie prime locali prodotte con pratiche ragionate significa scegliere la migliore qualità sul mercato, e il vantaggio è doppio: per noi e per i consumatori».
Incontri con il PescAutore - Granai della Memoria Frank Fleming: la buona Irlanda del mare, venerdì 27 ore 20

Il fiume

Giovanni Martinotti e Francesco Aralda sono gli ultimi rappresentanti di una stirpe di pescatori alle porte di Casale Monferrato. Ma in realtà nel Po non pescano più da ormai trent’anni. E non certo per colpa del pesce siluro: «Nel Dopoguerra il fiume era magnanimo con la sua gente. A Terranova di Casale – frazione di Casale Monferrato – cinquanta famiglie vivevano grazie alle sue risorse. Oggi l’hanno avvelenato, l’hanno stretto in argini insoliti. È una vittima del progresso e del cambio dei gusti degli italiani, il mio Po». Giovanni, figlio e nipote di pescatori, si è fatto custode della tradizione del paese, e ancora ricorda perfettamente gesti e riti che, sul fiume, ha visto ripetere centinaia di volte quando da ragazzo usciva in barca con il padre e lo zio. Francesco, classe 1937 come Giovanni, è l’ultimo pescatore di Terranova, ha smesso di uscire in barca con le sue reti solo all’inizio degli anni Ottanta. Qui, in passato, di pesca si viveva bene, non ci si arricchiva, certo, ma il rapporto privilegiato con il fiume garantiva un reddito nettamente superiore a quello dei braccianti nei campi.
Lo strumento principe per la cattura era il tramaglio, una tecnica con cui si portava a riva molto pesce: cavedani, barbi, carpe e, ogni tanto, anche qualche trota. Per le anguille si faceva diversamente: si posavano nel fiume latte forate da dove, una volta entrati, questi animali troppo curiosi non riuscivano più a uscire. Ancora negli anni Sessanta il pesce era caricato su un camion in piena notte e trasportato a Torino per essere venduto al mercato di Porta Palazzo. Prima del pesce di fiume, è scomparso il suo mercato, perché si sono dissolte, più o meno contestualmente, sia l’offerta sia la domanda: l’ampia diffusione del pescato in arrivo dal mare ha stravolto i gusti degli abitanti della pianura padana, e nel contempo le varietà tradizionali sono quasi completamente scomparse dalle acque del Po. «Finché è stato rispettato, il fiume è stato magnanimo: offriva cibo, legname trasportato dalla corrente e buoni guadagni. Oggi rappresenta una tra le più illustri vittime del progresso».
Incontri con il PescAutore-Granai della Memoria Il nostro Po: ricordi di pescatori, sabato 28 ore 17

Il mare

Terra di mito e mistero, contesa tra Europa e continente asiatico, all’estremità nord orientale della Grecia, la Tracia è una delle regioni più pescose del Paese. Non sorprende dunque che il mare sia stata la prima fonte di sussistenza per i Traci, da sempre conosciuti come esperti uomini di mare. È qui che vivono Georgios Zoidis e Stavros Kontos, due pescatori che a Slow Fish mettono a confronto le proprie esperienze. Stavros ha 64 anni e custodisce la conoscenza tradizionale degli anziani di Alessandropoli, cittadina sulla costa la cui identità è strettamente legata al mare. Georgios ha 16 anni, appartiene a una famiglia di pescatori da tre generazioni e ancora oggi segue gli insegnamenti paterni, pescando con piccole imbarcazioni e metodi tradizionali.
Incontri con il PescAutore - Granai della Memoria I pescatori della Tracia tra passato e futuro, domenica 29 ore 17

Slow Fish è organizzato da Regione Liguria, Slow Food e Mareterra di Liguria - Fondazione Carige con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Provincia di Genova, Comune di Genova, e il sostegno della Camera di Commercio di Genova.
Notizie tratte da  slowfish.it

lunedì 23 maggio 2011

Bolentino estremo nelle acque del Canale del Mozambico


Finalmente il team di Pesca Dalla Barca guidato da Marco Rolleri (nella fotografia a destra, con pesce in canna) e composto da Marco Longinotti (a destra, sotto, con un grossa cattura di "madame tombé"), Matthieu Amato, Tino Campiglio e Mirco Torarolo ha fatto rientro da Nosy-Be, piccola isola situata lungo la costa nord-occidentale del Madagascar. Il soggiorno di pesca li ha portati ad effettuare numerose battute di pesca a vertical jigging, popping, traina e bolentino. Proprio quest'ultima era la migliore in quella che i locali chiamano la “stagione fredda” nel corso della quale comunque non è facile che la colonnina di mercurio scenda sotto i 25 gradi in piena notte. In compagnia delle guide del centro pesca Nosy Be Loc Fishing si sono recati numerose volte sulla secca “du Grand Castor” dove tra le prede più belle ci sono state numerose varietà di cernie, qualche carangide e barracuda. Tra le attrezzature impiegate per questa battuta di pesca hanno spiccato per efficacia ed affidabilità i prodotti Penn, con le serie di canne TRQ e i mulinelli Sargus 8000. Anche un paio di squali, salpati e prontamente rilasciati hanno sancito la buona preparazione di canne, mulinelli trecce e montature. Sul prossimo numero di Pesca Dalla Barca avrete la possibilità di scoprire questa bella avventura di pesca, con l'articolo tecnico sulle montature impiegate e i consigli degli esperti, ed anche il video in DVD con le immagini delle grandi sfrizionate che queste belle catture inevitabilmente comportano. 








Paolo Volpini ai Mondiali

Al termine di quattro gare di pesca con canna da natante nelle acque delle secche di Vada, in provincia di Livorno, Paolo Volpini (nella fotografia) ha trionfato aggiudicandosi la bellezza di quattro primi. Accedono di diritto in Nazionale anche Marco Volpi, secondo, e Fabio Grati, terzo. Insieme a loro anche Mauro Salvatori, qualificatosi perché Campione del mondo individuale 2010. Altri due pescatori saranno scelti dal commissario tecnico Alberto Marchi. L'appuntamento con il Campionato del mondo è per fine agosto, sullo stesso campo gara. Gli azzurri godono del favore del pronostico.

venerdì 20 maggio 2011

Il team di PDB in Madagascar

Alcuni componenti del team di Pesca Dalla Barca sono attualmente impegnati in Madagascar, nell'Africa orientale, per una serie di battute di pesca fatte con l'obiettivo di scoprire le specie di pesci che abitano la famigerata secca “du Grand Castor” situata al largo, nel Canale del Mozambico. Gli auguriamo un buon divertimento e, c'è da starne sicuri, al loro rientro ci faranno vedere splendide immagini e filmati coinvolgenti.

mercoledì 18 maggio 2011

Supersfida in Toscana e Campionato Italiano in Calabria

Nelle prossime settimane si svolgeranno importanti gare di pesca con canna da natante. Il 21 e 22 maggio sarà la volta della Supersfida che deciderà la Nazionale 2011. Le gare si terranno in corrispondenza delle Secche di Vada, nel Mar Tirreno di Toscana. Nei giorni 3 e 4 giugno invece si svolgeranno le due gare del 37° Capionato Italiano di pesca con canna da natante. Campo di gara le acque antistanti Cetraro (in provincia di Cosenza). Società organizzatrice l'A.P.S.D.A. “Lupi di Mare". Chi fosse curioso di saperne di più sul Campionato Italiano di pesca da natante non perda il prossimo numero della rivista Pesca dalla Barca e intanto... consulti il regolamento di gara a questo indirizzo web.
http://www.scribd.com/doc/55735795/11602-RG-CN2011-REGOLAMENTO-CN-IND-

domenica 8 maggio 2011

FIPIA e la Capitaneria di Porto: insieme per la sicurezza dei pescatori in apnea

Parte in questi giorni la campagna per la sicurezza dei pescatori in apnea promossa dalla Federazione Italiana Pesca in Apnea e patrocinata dal Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera. Lo scopo della campagna è di far conoscere a tutti i diportisti il significato della bandiera a sfondo rosso con diagonale bianca stampata sulle boe di segnalazione ed in genere utilizzata dai  subacquei, e ricordare che per legge la distanza minima a cui tenersi da tale segnale è di 100 metri al fine di prevenire gli incidenti in mare. Gli iscritti della FIPIA attaccheranno in tutta Italia 2500 locandine adesive presso porti turistici e privati, noleggi, negozi di nautica, negozi di pesca, rivenditori di natanti ed in qualsiasi luogo possa essere ben visibile da diportisti e conduttori di imbarcazioni. Con questa azione la FIPIA tende a sottolineare l’importanza che attribuisce alla sicurezza dei pescatori in apnea e di tutti i subacquei in genere.

venerdì 6 maggio 2011

Nuove regole applicative del Regolamento CE - Vita dura per la pesca illegale

Riportiamo un'importante notizia che sta facendo eco tra i pescatori e che tra gli altri, è stata riportata anche dall'Alleanza Pescatori Ricreativi. Questa notizia riguarda le nuove regole applicative del Regolamento sul Controllo del 2010, entrato in vigore il 1 ° gennaio 2010, che renderanno più difficile la vita a chi pratica pesca illegale.
"Non possiamo più permettere che neanche una piccola minoranza di pescatori ignori le regole, e la faccia franca. Oltre ad essere ingiusto, ciò mette a repentaglio anche gli sforzi di conservazione, sconvolge i mercati con una concorrenza sleale, penalizza i pescatori che rispettano la legge e, soprattutto, distrugge gli stock ittici", avrebbe dichiarato il commissario per la pesca Maria Damanaki. 

giovedì 5 maggio 2011

Tempo di dichiarazioni dei redditi… Sei tesserato per la FIPSAS?


Un modo di contribuire alle attività della FIPSAS (Federazione Italiana Pesca Sportive ed Attività Subacquee) è devolvere il 5 per mille della propria dichiarazione dei redditi alla Federazione. Anche quest’anno è possibile destinare il 5 per mille a sostegno delle associazioni riconosciute ai fini sportivi dal CONI a norma di legge, che svolgono una rilevante attività di interesse sociale. È un meccanismo simile all'8 per mille ma non lo sostituisce, si può decidere di destinare entrambe le quote. Non c'è nessuna imposta in più da pagare. Se non viene espressa alcuna scelta, la quota rimane allo Stato. Scegliendo di destinare alla Federazione Italiana Pesca Sportive ed Attività Subacquee (in foto il presidente Ugo Claudio Matteoli) si aiuta FIPSAS a sostenere i progetti che la federazione porta avanti.

Come
E' semplice: nella dichiarazione dei redditi - sul modello 730, sull'Unico o sul CUD - basta firmare nello spazio riservato alle associazioni sportive dilettantistiche in alto a sinistra e inserire il codice fiscale della F.I.P.S.A.S. 05267300589 

Per chi presenta il CUD
troverai una scheda apposita per la scelta dell'8 per mille e del 5 per mille. Nel riquadro in alto a sinistra (“Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale, e delle associazioni e fondazioni riconosciute che operano nei settori di cui all'art. 10, c. 1, lett a), del D.Lgs. n. 460 del 1997 “) firma e inserisci il codice fiscale di F.I.P.S.A.S. 05267300589. La scheda così compilata va consegnata in busta chiusa in banca, o alle poste o al commercialista o al proprio CAF o ad altro soggetto abilitato; la busta deve recare l'indicazione "SCELTA PER LA DESTINAZIONE DEL CINQUE PER MILLE DELL'IRPEF", il codice fiscale, il cognome e nome del contribuente;

Per chi presenta l'Unico o il 730
all'interno del modulo troverai una sezione dedicata al 5 per mille. Nel riquadro in alto a sinistra (“Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale, e delle associazioni e fondazioni riconosciute che operano nei settori di cui all'art. 10, c. 1, lett a), del D.Lgs. n. 460 del 1997 “) firma e inserisci il codice fiscale di F.I.P.S.A.S. 05267300589.

Per maggiori informazioni visita il sito dell'Agenzia delle Entrate (www.agenziaentrate.it),
scrivi a contabilita@fipsas.it oppure chiama il numero 06-36858010.

TNotizia tratta da portale fipsas.it

lunedì 2 maggio 2011

Nuovo consiglio direttivo per Efsa

Si è riunito lo scorso 2 aprile a Parma l’Assemblea annuale della Sezione Italiana dell’EFSA (European Federation of Sea Anglers) che ha nominato il nuovo Consiglio Direttivo che resterà in carica fino al dicembre 2013. Il nuovo Consiglio Direttivo, composto da Massimo Brogna (Presidente), Luca Negri (Segretario), Roberto Melandri (Tesoriere), Fabio Gieri (Responsabile  Attività Sportive) e Giuseppe Galliani (Coordinatore Responsabili Regionali) è stato eletto all’unanimità. Massimo Brogna, catanese, 51 anni, è uno dei personaggi più attivi nel panorama della Pesca sportiva italiana. E’ entrato nell’EFSA nel 1996 ed ha ricoperto la carica di Responsabile Regionale per la Sicilia ed è stato membro del Consiglio Direttivo dal 2002 al 2004.
Brogna è attualmente anche Rappresentante IGFA per l’Italia e Presidente del Comitato Organizzatore dell’Italian Sportfishing Master Circuit. Il programma del nuovo Consiglio Direttivo presentato all’Assemblea dei Soci prevede l’incremento di tutte le attività che hanno visto coinvolta l’’EFSA Italia, in particolare quelle Istituzionali (L’EFSA fa parte del Gruppo di Lavoro sulla Pesca Sportiva e Ricreativa istituito dal MIPAAF) e Sportive ampliando l’impegno anche nel Surfcasting. E’ in programma anche una rimodulazione della Coppa EFSA con il progetto di disputarla anche all’estero. Accanto all’impegno istituzionale si affiancherà quello scientifico con l’istituzione di una Commissione scientifica che si occuperà di curare i rapporti con le Istituzioni scientifiche e promuovere nuove ricerche e studi sui pesci sportivi. Fra gli impegni dell'Efsa segnaliamo anche quello di due esperti della rivista, Amato e La Bella, che a settembre parteciperanno al Campionato Europeo di pesca dalla barca in Inghilterra, insieme alla rappresentativa azzurra. 

La pesca illegale sostenuta con i fondi pubblici europei

Un articolo a firma Stefano Rodi, pubblicato sul Corriere della Sera ha messo in evidenza una questione che crediamo sia cara a ogni pescatore sportivo italiano che paga le tasse e spererebbe che queste venissero sempre spese in modo utile e giustificato. Questo articolo riguarda l’elargizione di oltre 26 milioni di euro, dal 1994 al 2010, a favore di oltre 130 pescherecci (italiani, francesi e spagnoli) che in molti casi erano già stati sanzionati per infrazioni gravi. Consigliamo a tutti di andarlo a leggere sul sito del quotidiano che ha pubblicato l’articolo, visibile in modo diretto a questo link:  http://www.corriere.it/cronache/11_marzo_22/pesca-illegale_fb8c630a-54a1-11e0-a5ef-46c31ce287ee.shtml